2008
Uomini di Carta
Credits
Uomini di carta
tratto e ispirato da Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupery regia: Franco Ferrante, Raffaele Braia con: Raffaele Braia e Franco Ferrante drammaturgia: Michele Bia scenografia: Luca Corriero disegno luci: Roberto Colabufo costumi: Mariacristina Mangiulli musica: Giovanni Allevi, Manos Adjdakis produzione: Skèné Produzioni Teatrali, Teatro ScaloIl Piccolo principe esiste davvero, o è solo un miraggio? L’aviatore riuscirà a ritrovare la rotta della sua vita?
Le Petit Prince è l’opera più conosciuta di Antoine de Saint-Exupéry. Pubblicato il 6 aprile 1943 da Reynald & Hitchcock in inglese, e qualche giorno dopo in francese, è un racconto molto poetico che, nella forma di un’opera letteraria per ra-gazzi, affronta temi come il senso della vita e il significato dell’amore e dell’amicizia. È fra le opere letterarie più celebri del XX secolo e tra le più vendute della storia: è stato tradotto in più di 220 lingue e dia-letti e stampato in oltre 134 milioni di copie in tutto il mondo. In un certo senso, costituisce una sorta di educazione senti-mentale.
Il racconto è dedicato al bambino che fu Léon Werth, amico dell’autore.
Liberamente ispirato a “Il piccolo principe” di A. De Saint-Exu-pery, “Uomini di carta” racconta la storia di un pilota di aereo che precipita nel deserto e incontra un bambino che gli fa la strana richiesta di disegnargli una pecora. Il pilota non riesce a capire se quella presenza è vera o è una proiezione della sua mente. Fatto sta che lui è un grande bevitore di Cognac e durante l’atterraggio di fortuna ha battuto la testa, quindi niente di più facile che si tratti di allucinazione.
Dapprima scocciato da quella presenza, poi progressivamente più acco-modante, il pilota compie insieme al bambino un viaggio nella fantasia e riesce a recuperare la straordinaria capacità di vedere oltre il reale e il concreto.